Quando andiamo incontro alla perdita, parziale o totale, dei capelli si può avere un danno, oltre che estetico, anche psicologico, sfociando in un vero e proprio disagio. Da considerare che normalmente ogni giorno si perdono circa 70/100 capelli ma questo non deve spaventarci poiché di comune routine, il problema risiede nella non ricrescita del capello.
La causa potrebbe essere sia di origine ereditaria ma in alcuni casi lo si deve a delle malattie di tipo ormonale, assunzione di farmaci o carenze di ferro.
Oggi più frequentemente è impiegato, non più l’uso di capelli aggiuntivi, ma quello dei propri, andandoli ad asportare da dietro la nuca: questo trattamento prende il nome di autotrapianto di capelli.
Altre tecniche per combattere la calvizie:
Scalp reduction, detta comunamente riduzione tonsurale, che consiste nell’eliminare la pelle della zona prima di capelli. Ma per eseguire questa tecnica devono essere presenti alcuni fattori, innanzitutto una limitata dimensione della zona calva e l’assenza di dermatosi. Quest’operazione viene eseguita in anestesia locale; viene impiegata soprattutto come rimedio ad alcuni tipi di alopecia.
Mini e micro trapianto non differiscono nell’entità del trapianto ma nella capacità di minizaturizzazione.
Ancora è usata la pratica degli estensori, in cui è applicato un estensore (estensore di Frechet) appena sotto la cute riducendo le zone prive di capelli.
Infine troviamo la tecnica degli espansori cutanei: viene messo, in posizione sottocutanea, un deposito di plastica che ha la forma di palloncino in modo tale da espandere la zona; il palloncino viene gonfiato con delle siringhe di soluzioni fisiologiche ottenendo; dopo circa un mese, l’espansione del cuoio capelluto, il palloncino sarà rimosso e si procederà all’esportazione e al posizionamento del “nuovo” cuoio capelluto nella parte calva.
Il costo, ovviamente, dipende dalle tecniche impiegate e dall’entità della calvizie.