Carla Bruni rifiuta la chirurgia plastica

carla bruniIn una recente intervista rilasciata dall’ex premiere dame francese Carla Bruni al magazine Psychologies, la chirurgia plastica viene definita come un’abitudine in grado di rendere la faccia “strana”.

Carla Bruni si schiera in tal modo, ancora una volta, tra i banchi dell’opposizione della tendenza a voler apprire giovani a tutti i costi (già nel 2009 aveva affermato al magazine Elle che raggiungere tale obiettivo con la chirurgia plastica era “triste e perverso”).

Peccato solo che una folta gamma di osservatori non abbia mancato di notare una scarsa attendibilità delle parole della Bruni, assicurando altresì che la stessa Carla si sarebbe sottoposta, in passato, a degli interventi di chirurgia estetica.

Una posizione, quella dei “critici”, che è stata d’altronde supportata dalle stesse successive dichiarazioni della Bruni, la quale ha sottolineato come la vecchiaia sia “terribile”, precisando che non direbbe certamente di “no” a un potenziale elisir che faccia rimanere l’aspetto estetico come quello di una 25enne.

In aggiunta a quanto sopra, e pur negando gli interventi con il bisturi, Carla Bruni ha comunque precisato di essere molto attenta alla propria pelle, con largo utilizzo attento di peeling e trattamenti con la luce pulsata.

I giornalisti di gossip sottolineano in proposito che la Bruni avrebbe altresì utilizzato del botox, permettendo alla tossina botulinica di “tirare” la propria pelle, evidentemente in odor di smarrimento della tradizionale elasticità cui l’ex modella era abituata.

Che si creda o meno alle affermazioni della Bruni, ciò che è certo è che anche in Francia, come nel resto dell’Europa e del mondo, l’attenzione verso l’estetica sta crescendo in maniera esponenziale (e non solamente tra le donne).

L’impressione è quindi che opporsi preventivamente a qualsiasi ritocco di natura estetica sia molto rischioso, ed esponga al pericolo di facili smentite in un futuro non troppo lontano.